La memoria di Malle Leis e Bita Razavia
Il 9 luglio 2020, in occasione dell'80° anniversario della nascita dell'artista Malle Leis (1940-2017), gli eredi di Malle Leis hanno consegnato per la prima volta il premio a lei intitolato, per riconoscere le artiste femminili dedicate alla loro opera. Il primo Premio Malle Leis è stato assegnato a Katrin Piile, e consisteva in una serigrafia realizzata con la tecnica unica sviluppata dall'artista insieme al marito Villu Jõgeva, oltre a una piccola somma di denaro derivante dai diritti d'autore di Malle Leis.
Sebbene nel regolamento del premio sia specificato che non viene assegnato più frequentemente di una volta ogni cinque anni, abbiamo notato che è già la seconda volta che riconosciamo pubblicamente una creatrice femminile che ha deciso di opporsi all'ingiustizia. Nella primavera del 2021, quando scoppiò il cosiddetto scandalo del tulipano riguardante un evidente falso di Malle Leis messo all'asta pubblica dalla Galleria Haus, si fece avanti l'artigiana e artista amatoriale Monika Liiv. Lei ammise di aver dipinto l'acquerello del tulipano tempo fa, senza però aggiungere la firma falsificata di Malle Leis.
In riconoscimento del suo coraggio e senso di giustizia, abbiamo consegnato a Monika Liiv un vero dipinto di tulipani di Malle Leis - questa volta, tuttavia, realizzato con la tecnica della serigrafia.
Bita Razavi è un'artista contemporanea di origine iraniana che ha legato la sua vita e il suo lavoro all'Estonia e alla Finlandia. Quest'anno ha rappresentato l'Estonia alla Biennale di Venezia. Purtroppo, durante la preparazione della mostra, Bita Razavi ha subito mobbing lavorativo, discriminazione e perfino censura autonoma da parte del curatore e di altri membri del team espositivo. Bita ha affrontato tutto questo, non ha nascosto le molestie e le altre esperienze negative vissute, e ne ha parlato pubblicamente già all'inaugurazione del padiglione estone a Venezia. Il risultato è stata l'esposizione della versione non censurata della sua installazione in diverse parti del mondo e l'attenzione internazionale su questo episodo spiacevole. Recentemente, un articolo approfondito su Bita e sulla censura subita a Venezia è stato pubblicato nella rivista olandese Groene Amsterdammer, dato che quest'anno il padiglione dei Paesi Bassi alla Biennale di Venezia è stato affidato all'Estonia.
Malle Leis, a prima vista, non era un'artista impegnata in temi sociali, tuttavia, come persona, aveva un forte senso di giustizia sociale e una grande avversione, come la chiamavano Malle Leis e Villu Jõgeva, per la "prepotenza dei funzionari". Questo è qualcosa che Bita Razavi, come artista intransigente, ha dovuto affrontare in modo particolarmente marcato, avendo il coraggio di parlare pubblicamente delle violenze psicologiche, del mobbing lavorativo e perfino della censura subita. Questo spiacevole episodio ha quindi ricevuto una più ampia risonanza internazionale. In riconoscimento dell'intransigenza di Bita Razavi come artista e del suo coraggio civile, le consegniamo una serigrafia di Malle Leis intitolata "Orchidee" - infatti, Razavi ha partecipato alla Biennale di Venezia con il progetto "Orchideliirium. Il desiderio dell'abbondanza".
Sandra Jõgeva,
Henrik Jõgeva,
Tallinn, 8 novembre 2022