Lilli Luuk, scrittrice (ottobre - novembre 2023):
Ripensando ai mesi trascorsi nella residenza artistica "La strada verso la città perduta" di Molini di Triora, mi vengono subito in mente la bellezza e la tranquillità delle montagne, il cielo stellato eccezionalmente chiaro, la freschezza delle mura medievali e la gentilezza delle persone. L'autunno nelle montagne liguri è ancora piuttosto caldo in ottobre, mentre le mattine di novembre sono già fresche; il vento e le piogge sono ancora rari ma forti, e ci sono comunque abbastanza giornate di sole. Senza dubbio, questo luogo offre la pace necessaria per scrivere e per riorganizzare i pensieri, con infiniti sentieri che portano tutti in cima alle montagne.
Lungo il sentiero si trova sempre qualche piccolo altare, nell'erba frusciano lucertole e anche serpenti colorati, e il versante della montagna esposto al sole sembra un enorme giardino roccioso dove tutto fiorisce. Ma quando le nuvole scendono e si scuriscono e il vento improvvisamente si raffredda, bisogna tornare giù rapidamente.
In contrasto con la pace e il silenzio (ad esempio, un martedì qualsiasi nel villaggio medievale di Corte non ho incontrato nessuno!), Halloween a Triora si è rivelato un carnevale selvaggio e affollato, con bancarelle, band, ottimo vino e cibo, e persino conversazioni con scrittori ispirati dalla storia di Triora. Auto piene di festaioli in costume provenienti probabilmente da tutta la provincia hanno invaso la cittadina solitamente tranquilla tutto il giorno.
Verso la fine del soggiorno ho capito che Luisella e sua sorella avevano deciso di farmi imparare l'italiano, quindi prima di andare a fare la spesa ripassavo i frasi e le parole più importanti. Raccomando lo stesso ai futuri residenti: i locali sono molto gentili e pazienti, ma come ha detto una straniera del posto, la svedese Anita, sapere l'italiano rende tutto più divertente.
L'ultimo giorno l'ho trascorso a Triora, passeggiando tra le chiese, il cimitero e la sacra fonte, scoprendo le ultime stradine e passaggi oscuri. Il negozietto per turisti era chiuso alla fine della stagione, ma il bar preferito dai locali era aperto e la sua barista cantante era al lavoro. Consiglio vivamente di provare i vini locali della Liguria e di tenere presente che è facile essere colpiti dalla "malattia delle montagne". Lasciare Molini di Triora è stato difficile, anche se il manoscritto ha guadagnato un numero considerevole di caratteri e ciò che prima era nebuloso ha preso forma, c'è ancora qualcosa in questo luogo che rimane nel cuore.